Franca Pisani è nata a Grosseto nel 1956 da una famiglia di artiste, mamma e nonna, ha iniziato giovanissima a dipingere e a nove anni già frequentava lo studio del pittore e scultore Alessio Sozzi. Dopo la maturità artistica e la facoltà di lettere D.A.M.S. diretta da Umberto Eco, attraverso Ketty La Rocca entra in contatto con Eugenio Miccini che porta nei musei e nelle università di tutto il mondo 'Album Operozio', creazione realizzata da Franca nel 1976. L'anno successivo è invitata all'inaugurazione del Centre Pompidou a Parigi e da allora ha iniziato un lungo percorso di esposizioni, tuttora in continua evoluzione, sulla spinta dell''urgenza di sperimentare il suo coerente indirizzo concettuale.
Abbiamo incontrato Franca Pisani all'inaugurazione della sua personale 'Codice Archeologico Il Recupero della Bellezza' (dal 29 settembre al 29 novembre 2017) presso il Macro Testaccio. In questa occasione ci ha parlato della mostra e ha risposto alle domande di SoloMente. Positiva, gentile e molto attenta alle problematiche attuali, ecco un suo pensiero: "Attraverso la mia arte rappresento un mondo nuovo, un uomo nuovo: un uomo liquido senza confini, senza barriere, senza cemento. La grande bellezza che voglio esprimere è questa: di riuscire ad oltrepassare le barriere che ci siamo costruiti nei secoli e che oggi sono sempre opprimenti, perché con la cultura si nasce liberi".
Le risposte di Franca Pisani alle nostre tre domande:
- Come ti descriveresti utilizzando solo qualche aggettivo?
- Gentile, grandina, solare.
- Qual è l’evento che ti ha cambiato la vita?
- 'Attraversamenti', la mia mostra del 2010 a Palermo, e poi un evento molto importante per me è stato andare per la prima volta nella mia vita nella Galleria degli Uffizi quando avevo dieci anni.
- Puoi segnalarci uno o più link socialmente utili?
- Sicuramente Greenpeace e poi tutti quelli che rappresentano 'l'uomo nuovo' e la ricerca di una positività.
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