Patrizia Santangeli, nata a Sassari nel 1961, vive e lavora a Roma dove scrive e dirige documentari dal 2004. Ha iniziato nel 1984 come dj e direttore artistico di una radio privata e, dopo la laurea in economia e commercio e un master biennale al Centrostudi Comunicazione di Roma, ha lavorato come copy writer. Dal 1994 si è dedicata alla regia di filmati per la comunicazione e dal 2004 ai documentari. Dal 2004 al 2010 è stata partner e direttore creativo di un’agenzia di comunicazione. Dal 2010 è libera professionista. L'abbiamo incontrata alla Casa del Cinema di Roma in occasione dell'India Film Fest 2016 dove sono stati proiettati i suoi documentari ‘Monte Inferno’ e ‘Visit India'. Monte Inferno, il suo ultimo documentario, parla di un luogo che sulle carte geografiche non c’è ma Monte Inferno esiste, è un nome inventato per un posto molto reale, la discarica di Borgo Montello. Un cumulo di spazzatura che da decenni custodisce anche rifiuti tossici scaricati di nascosto, di notte. Il documentario è il racconto di un posto segnato dalla presenza della discarica. Qui s’intrecciano la vita della famiglia Giorgi (nonni, genitori e quattro figli) e quelle di alcuni abitanti della zona, tra solitudine, ineluttabilità di un danno e la voglia di bellezza che ancora rivedono nel posto in cui vivono. Tra le vicende che hanno segnato ‘Monte Inferno’, anche quella di Don Cesare Boschin, parroco del luogo, ucciso vent’anni fa per aver denunciato il traffico di rifiuti tossici smaltiti illegalmente dalla camorra. Il suo cadavere fu trovato incaprettato nella canonica e tuttora non esiste un colpevole dell’omicidio. ‘Monte Inferno’ è un film di denuncia ma è soprattutto una riflessione sulla solitudine di chi vive ai margini della montagna di spazzatura e sulla speranza che solo l’umanità e la natura sanno dare. Interamente autoprodotto dalla regista, il documentario sarà proiettato in un contesto particolare, l’India Film Fest". Sensibile, solare, sorridente, ma anche molto determinata e attenta alle problematiche attuali, Patrizia si occupa del sociale da molti anni. I suoi documentari toccano vari argomenti spaziando dall'immigrazione alla disabilità, dalla denuncia di realtà come Monte Inferno alle iniziative socialmente utili e necessarie come l'orchestra dei ragazzi down. Condividiamo con voi l'elenco dei lavori realizzati dal 2004 ad oggi: 'Monte Inferno' (2016), 'Musica!' (2014), 'Un Posto Pulito, Illuminato Bene - Un Anno di A28' (2012), 'Visit India' (2011), 'Allegro Moderato' (2008), 'Erano Paludi' (2006) e 'Sull'Isola delle Tartarughe (2004).
Ecco le risposte di Patrizia Santangeli alle nostre tre domande:
- Come descriveresti te stessa utilizzando solo qualche aggettivo?
- Ottimista, sentimentale e determinata.
- Qual è l’evento che ti ha cambiato la vita?
- Tanti e sicuramente anche Monte Inferno perché è stato molto difficile farlo, ci ho impiegato quattro anni, ad un certo punto avevo anche rinunciato perché era molto difficile per me, ma poi, essendo determinata, sono riuscita a finirlo.
- Puoi segnalarci uno o più link socialmente utili?
- Non ho un sito particolare di riferimento, perché mi occupo di sociale da tanto tempo, potrei dire il mio dove ci sono i miei lavori ad esempio su un'orchestra di ragazzi down, sull'immigrazione e altre problematiche.
PER SAPERNE DI PIÙ SU patrizia santangeli
http://www.patriziasantangeli.it/
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