Ho iniziato a dipingere nel 1970 e nel corso della mia vita artistica ho frequentato e lavorato con alcuni dei più grandi artisti come Fontana, Cassinari, Pomodoro, Manzù, Pieraccini, Jordan, Conte e tanti altri. Ho esposto nelle principali Gallerie italiane e a maggio 2004 ho vinto, insieme a Riccardo Chirici, la manifestazione 'Notte di Note e Colori' organizzata dal Comune di Spoleto. Vivo e lavoro ad Anzio ed espongo nei miei studi di Anzio e Sermoneta. Tra le persone che mi hanno scritto delle dediche mi piace ricordare quella di Walter Chiari: "A Giorgio, bravo già tanto e non ancora quanto sicuramente lo sarai più avanti. Per me andresti già bene così, anzi vai già bene così. Grazie per avermi rivelato forme e colori che amavo senza averli mai visti". E le parole di Dacia Maraini: "-Usciamo dalla saggezza come da un orribile guscio e gettiamoci come frutti pigmentati dentro la bocca immensa e torta del vento. Diamoci in pasto all'ignoto, non già per disperazione ma soltanto per colmare i profondi pozzi dell'Assurdo- così scriveva Marinetti nel 1909. Ecco qui un pittore che si ispira al Futurismo, ma nella saggezza ci vuole entrare, anche se consapevole di stare dentro 'un orribile guscio'. Non si dà 'in pasto all'ignoto', pur conoscendo l'odore maligno della disperazione. Non 'colma i pozzi dell'Assurdo' perché probabilmente quei pozzi sono già colmi, ma con la impudica sicurezza di chi ha mangiato la foglia delle avanguardie storiche, si accinge ad un difficile cammino fra i misteri degli archivi. Preso da slancio futurista de Santis si butta in una impresa contro il Tempo. Ma anziché gettarsi in avanti, verso gli splendori dell'impossibile, si getta indietro, verso le forme del passato in una ricerca saggia e malinconica".
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