1945, diretto da Ferenc Török (No Man's Island, East Side Stories, Istanbul) e interpretato da Péter Rudolf, Bence Tasnádi, Tamás Szabó Kimmel e Dóra Sztarenki è tratto dal racconto 'Homecoming' di Gábor T. Szántó e distribuito in Italia da Mariposa Cinematografica e barz and hippo, ha ricevuto consensi di pubblico e critica e numerosi premi nei festival di tutto il mondo. Girato in bianco e nero, attraverso immagini raffinate e ipnotiche racconta lo sconvolgimento di un piccolo villaggio rurale ungherese all'arrivo di due ebrei ortodossi. Sotto lo sguardo vigile delle truppe occupazioniste sovietiche, i due scaricano dal convoglio due casse misteriose e si avviano verso il paese. Il precario equilibrio che la guerra appena terminata ha lasciato sembra ora minacciato dall’arrivo dei due ebrei. In tutta la comunità si diffondono rapidamente la paura e il sospetto che i tradimenti, le omissioni e i furti, commessi e sepolti durante gli anni di conflitto, possano tornare a galla. Grande merito di 1945 è quello di mostrare il periodo al termine Seconda Guerra Mondiale con tutti gli orrori e gli strascichi che un conflitto si porta dietro attraverso un episodio apparentemente banale ma che scatenerà una serie di avvenimenti dai risvolti irreversibili. Come dice il regista: "questo è un dramma che mette il pubblico a confronto con situazioni di vita reale; questo momento storico non è stato ancora mostrato da questo punto di vista". Lo spettatore viene coinvolto dall'inizio alla fine in un crescendo di emozioni e si ritrova a riflettere anche su temi universali e senza tempo. L'ottenere privilegi e beni materiali con mezzi poco leciti è una pratica purtroppo sempre attuale, il difenderli a tutti i costi e con ogni tipo di astuzie anche. I conflitti si portano dietro ogni sorta di ingiustizie e atrocità, e sono ancora drammaticamente presenti nel mondo.
SOLO TRE AGGETTIVI
- Raffinato
- Intelligente
- Ipnotico
SOLO IL POSTER
solo il trailer
solo tante immagini